Potete inserire i prodotti nel carrello e poi premere “Richiedi preventivo”. In alternativa, si può compilare il modulo di contatto alla pagina Contattaci, oppure inoltrare la richiesta via email a info@refiltra.com o chiamare il numero +39 045 8531619 dal lunedì al venerdì 8.00 – 18.00.
Disponiamo di un sistema centralizzato per la ricezione delle Offerte. Quando riceviamo email, il sistema notifica i referenti dell’Ufficio Commerciale.
In ogni caso se entro un giorno dalla vostra richiesta non avete ricevuto nessun riscontro, vi invitiamo a chiamare il numero +39 045 8531619 dal lunedì al venerdì 8.00 – 18.00.
La data intesa come messa a disposizione della merce per la spedizione. La data di “evasione prevista” esclude i tempi di trasporto e consegna, che possono variare a seconda del luogo di destinazione e consegna.
In base ai giorni lavorativi, quindi dal lunedì al venerdì compresi ed escludendo sabati, domeniche e giorni festivi.
Siamo in grado di accettare eventuali modifiche solamente qualora pervengano per iscritto entro:
Potete contattarci compilando il form di contatto o tramite email: info@refitra.com oppure chiamandoci allo +39 045 8531619 dal lunedì al venerdì 8.00 – 18.00
Potete inviarci foto e dimensioni del campione compilando il form di contatto o tramite email: info@refitra.com. Nel caso in cui le immagini non fossero sufficienti vi chiederemo di spedirci il filtro campione.
Sì, è una situazione che capita spesso. Potete inviarci foto, dimensioni e altre informazioni compilando il form di contatto o tramite email: info@refitra.com.
Disponiamo di un database regolarmente aggiornato e integrato che ci consente solitamente di identificare il filtro purché il codice appartenga ad un Costruttore conosciuto. Contattateci per ogni ulteriore informazione.
Accettare quanto scritto nella nostra Conferma d’Ordine (abbreviata in CdO) serve a confermare quanto scritto evitando eventuali errori.
La nostra Conferma d’Ordine può essere accettata rispondendo tramite email al nostro Ufficio Ordini e specificando il numero della Conferma d’Ordine che volete accettare.
In ogni caso, entro 1 giorno dalla data di invio della Conferma d’Ordine (abbreviata in CdO) riterremo l’Ordine tacitamente accettato e confermato nella sua interezza, salvo casi di particolari richieste di chiarimento su quanto ordinato.
Il disegno tecnico viene creato, per gli articoli fuori standard, esclusivamente su misura del cliente. Esso ci permette di assicurarci che l’articolo sia esattamente corrispondente alle vostre richieste. È importante quindi che questo venga da voi controfirmato per accettazione attraverso la seguente modalità: Rispondendo direttamente per email al nostro Ufficio Ordini, specificando anche il numero della Conferma d’Ordine che volete accettare.
I nostri Responsabili Commerciali sono sempre disponibili a fornire qualsiasi tipo di chiarimento in merito. A tal proposito specifichiamo che tutte le nostre voci di servizio vengono contraddistinte dalla sigla “XX” seguita da numero.
Potete contattarci compilando il form di contatto o tramite email: info@refitra.com oppure chiamandoci allo +39 045 8531619 dal lunedì al venerdì 8.00 – 18.00.
Il nostro sistema centralizzato invia ogni sera copia di tutti i DDT della giornata alla vostra mail associata. In questo modo potete essere certi che la vostra merce è stata spedita.
Il motivo potrebbe essere uno dei seguenti:
Certamente. Basta inviare una mail a info@refitra.com indicando il numero della Conferma d’Ordine (CdO) o qualche riferimento per risalire più velocemente al numero di documento che vi interessa.
Vi preghiamo di contattare il vostro Referente Commerciale Refiltra al numero +39 045 8531619 dal lunedì al venerdì 8.00 – 18.00.
Vi preghiamo di contattare il vostro Referente Commerciale Refiltra al numero +39 045 8531619 dal lunedì al venerdì 8.00 – 18.00.
Certamente. Vi preghiamo di inviare mail a info@refitra.com indicando la vostra preferenza.
L’avviso di merce pronta è il documento che notifica la messa a disposizione nei nostri magazzini degli Ordini effettuati. All’interno di esso è richiesto di specificare la modalità di spedizione preferita per l’ordine
Non necessariamente. Se volete che Refiltra adotti una routine per
Se preferite velocizzare il processo degli Ordini e della spedizione, potete richiedere di stabilire un metodo di spedizione di routine di cui terremo conto a ogni nuovo Ordine.
Potete inviare una email a info@refitra.com oppure potete contattare telefonicamente l’ufficio Amministrazione al numero +39 045 8531619 dal lunedì al venerdì 8.00 – 18.00.
Potete inviare una email a info@refitra.com oppure potete contattare telefonicamente l’ufficio Amministrazione al numero +39 045 8531619 dal lunedì al venerdì 8.00 – 18.00.
Vi preghiamo di contattare telefonicamente l’Ufficio Amministrazione al numero al numero +39 045 8531619 dal lunedì al venerdì 8.00 – 18.00 o Potete inviare una email a info@refitra.com.
Vi preghiamo di contattare l’Ufficio Commerciale telefonicamente +39 045 8531619 dal lunedì al venerdì 8.00 – 18.00 oppure inviare una mail a info@refitra.com.
Non è possibile dare una risposta univoca, tecnicamente corretta e rispettosa delle Normative vigenti in materia di tutela dell’ambiente, perché le variabili da considerare sono davvero molte e possono cambiare da luogo a luogo. Consigliamo di attenersi al manuale di uso e manutenzione dell’impianto fornito dal Costruttore e di utilizzare strumenti di misura e controllo specifici.
Tuttavia alcune indicazioni sono sempre valide:
Filtri cielo cabina (plenum)
Se la cabina dispone di contatore, si devono rispettare i valori consigliati dal Costruttore. Se si dispone di un manometro la perdita di carico non deve essere superiore a quella prevista dal Costruttore.
Per nostra esperienza si consiglia la sostituzione dei filtri:
Filtri espulsione (abbattimento sotto-griglia)
L’eventuale eccessivo intasamento ostacola la regolare espulsione dell’aria creando una eccessiva pressione interna della cabina percepibile facilmente quando risulta faticoso chiudere la porticina di sicurezza. Misurata con un manometro la perdita di carico non deve essere superiore a quella prevista dal Costruttore.
Per nostra esperienza i filtri espulsione vanno sostituiti, all’incirca, ogni 200 ore di lavoro.
Per smaltire correttamente i filtri esausti e per la corretta assegnazione del codice identificativo dello smaltimento (detto CER) e per la compilazione del Sistri, occorre rivolgersi alle aziende autorizzate che effettuano il servizio di smaltimento, poiché è il contaminante a determinare la pericolosità o meno del filtro quando esso è esausto, non il filtro in sé.
Sì ma è sconsigliabile perché si rischia di squilibrare l’intero sistema creando passaggi d’aria preferenziali, sovraccaricando i filtri nuovi e abbassando drasticamente le performance di tutto il filtro.
Sì, come ogni altra macchina necessitano di manutenzione periodica che comprenda il controllo dello stato di intasamento dei filtri del primo stadio, deputati alla pre-filtrazione dell’aria destinata al cielo (plenum) cabina.
Filtri non in ottimo stato potrebbero causare danni anche seri all’impianto.
In base alla nostra esperienza consigliamo di sostituire i filtri ogni 800 ore di lavoro circa.
Sì, esattamente come per le U.T.A. anche i depuratori dell’aria in espulsione necessitano di regolare manutenzione quando non sono previsti carboni attivi.
Dai test effettuati sui filtri a carbone attivo risulta un legame tra la quantità di solventi e il rendimento del carbone attivo stesso. Quando il peso del solvente adsorbito è la metà del peso che può essere adsorbito dal carbone stesso, il filtro a carbone comincia a perdere rapidamente il suo potere adsorbente, quindi è conveniente sostituire il carbone.
Seguire le Normative di Legge per lo smaltimento: deve essere conferito con le modalità previste, esclusivamente alle Aziende in possesso delle autorizzazioni Regionali. Nel caso di quantità ingenti i carboni potrebbero essere rigenerati e non smaltiti, previa valutazione economica. Anche in questo caso, comunque, ci si deve rivolgere esclusivamente alle sole Aziende che hanno le autorizzazioni Regionali.
Al di là delle prescrizioni di legge per le Aziende autorizzate, è importante non esporli ai raggi solari o a fonti di calore, specialmente se imballati in sacchi di colore scuro. Ciò per evitare pericolosi fenomeni di autocombustione.
Sì, anche una parziale presenza di vernici e un non corretto stoccaggio di filtro esausto possono causare questo genere di fenomeni.
La norma n° 33 della NFPA (National Fire Protection Association nfpa.org – Associazione Nazionale per la Protezione dal Fuoco) non prevede più che i filtri per la raccolta dell’overspray di vernici siano testati in base alle norme U.L.. Il motivo è che non avrebbe senso usare proprietà ritardanti del fuoco nei filtri di overspray quando la mano di vernice raccolta è altamente infiammante e distruggerebbe il filtro se sottoposto all’azione del fuoco. Per questo motivo i filtri multistrato non sono autoestinguenti, ciò in quanto anche se parzialmente saturi di vernice divengono altamente infiammabili. Questo principio è valido per qualsiasi marca di filtro in carta o cartone.
Sì, in quanto la progressiva riduzione di portata dell’aria deve essere compensata da un maggiore sforzo della ventilazione. Per questo una regolare manutenzione non solo garantisce un ambiente sicuro per gli operatori, ma è economicamente vantaggiosa.
No, non necessariamente. A parità di tipo di filtro, aumentando del 50% la superficie filtrante si ottiene un allungamento della durata di quasi il 100%, riducendo anche il consumo energetico grazie ad una minore perdita di carico.
Inoltre nei costi bisogna anche considerare i tempi di fermo impianto necessari per la sostituzione più frequente dei filtri.
Solo per distinguere le diverse efficienze all’interno di una stessa categoria di prodotto. Nel caso delle medie filtranti vi invitiamo a leggere la domanda relativa.
Questo tipo di accorgimento si utilizza principalmente nelle medie sintetiche per la prefiltrazione (lato di colore azzurro/blu) e in quelle in fibra lunga di vetro per il trattenimento dell’overspray (lato di colore verde, viola, arancione ecc). Il lato colorato, salvo rare eccezioni, è quello attraverso il quale il flusso dell’aria deve entrare.
Sì, le medie sintetiche di tipo progressivo devono essere montate in modo che il flusso dell’aria da trattare entri dalla parte con struttura più aperta. L’errata installazione compromette sensibilmente la durata del filtro.
In una media sintetica come faccio a sapere qual è il lato corretto di uscita dell’aria?
Nelle nostre media filtranti il lato di uscita aria è timbrato con il grado di efficienza.
Per le celle filtranti, sul telaio è presente la freccia di indicazione di uscita dell’aria.
Alcuni filtri cielo cabina hanno sul lato uscita aria una maglina sottile e altri una specie di rete. In cosa differiscono?
A parità di prestazioni in termini di efficienza, la differenza sta nel fatto che quelli con la rete offrono una maggior resistenza meccanica e sono pertanto consigliati quando la velocità di entrata dell’aria nel plenum è elevata e di conseguenza può provocare fenomeni di turbolenza.
Sì. Benché l’occhio umano non riconosca particelle inferiori a 13 micron queste particolari medie filtranti sintetiche sono state pensate appositamente per questo tipo di risultato.
Il Migration Test è un test effettuato da un produttore di filtri per motivi commerciali. Non è riconosciuto da alcun Ente. Con questo test si intende dimostrare che il filtro cielo cabina ha la capacità di arrestare la polvere di ossido di alluminio. Questo avviene solo se il media del filtro cielo viene eccessivamente impregnato di sostanze adesive, rendendo la parte finale del filtro (il lato di uscita aria) molto chiusa, non consentendo così alla polvere di ossido di alluminio di uscire.
Ma:
La polvere di ossido di alluminio usata per questo test è molto più pesante delle polveri standard e non è presente nell’aria atmosferica.
La vibrazione a cui viene sottoposto il filtro durante questo test non esiste nella realtà poiché gli impianti di verniciatura non sono sottoposti a simili vibrazioni.
Invece, nell’uso reale, filtri di questo tipo (con una maggior chiusura sul lato uscita aria ed eccessiva umettatura) possono presentare quattro grossi svantaggi:
1) minor durata perché si intasano molto più velocemente
2) perdita di carico più elevata
3) presentano punti di discontinuità sul collante del media che, non essendo uniforme, non si comporta bene con le polveri tipiche (e più leggere) degli impianti di verniciatura
4) l’impianto necessita di maggiore spinta e quindi vi sarà un maggior costo imputabile all’energia utilizzata per far funzionare l’impianto
Perché questo particolare trattamento definito impregnazione (umettatura) assicura un’elevata capacità di ritenzione delle polveri.
I filtri cielo, pur con uguale Classe di efficienza possono avere grammature per metro quadro diverse, normalmente dai 400 g/m² ai 600 g/m². Esiste un criterio di scelta?
Ci sono diverse considerazioni tecniche da fare, in base al tipo di impianto e alla sua età. Potete contattare il nostro ufficio tecnico per un aiuto nella scelta dei filtri cielo.
In questi casi le cause più comuni sono solitamente:
Tubo flessibile che porta l’aria compressa all’aerografo. Al suo interno potrebbero essersi accumulate impurità. Si consiglia di sostituirlo frequentemente
Aria compressa non filtrata adeguatamente da tracce di polvere, acqua o olio
Scarsa pulizia del supporto
Indumenti del verniciatore sporchi o non adeguati. Si consigliano tessuti in filo continuo
Contaminazione del prodotto verniciante
Mancata filtrazione del prodotto verniciante
Polvere o sporco presente nella cabina di verniciatura
Pressurizzazione della cabina di verniciatura insufficiente che potrebbe creare vortici d’aria
Filtri cielo cabina danneggiati o esausti. Lo stato d’intasamento può essere facilmente rilevato mediante un semplice manometro differenziale per basse pressioni
Errato montaggio dei filtri cielo. Si raccomanda di verificare che i telai porta filtro facciano perfetta tenuta con la struttura del plenum per evitare passaggi di aria non filtrata
Quando i filtri a cartuccia (serie CFV) sono impiegati in utilizzi particolarmente gravosi è consigliabile fare un pretrattamento mediante l’applicazione di polvere PREPOW. Il pretrattamento incrementa il risultato della pulitura pneumatica e mantiene costante il valore della perdita di carico.Sulla base della nostra esperienza, lo consigliamo sempre per i seguenti processi produttivi:
Le nostre Cartucce Filtranti (serie CFV) in poliestere possono essere lavate mediante idropulitrice ad alta pressione ma è sconsigliato farlo più di tre volte. Le cartucce con media filtrante in cellulosa o composizione mista non possono essere lavate con acqua. Le cartucce con media contaminata da materiali pericolosi o nocivi, non devono essere lavate.
Prima di procedere al lavaggio di qualsiasi elemento filtrante, controllare:
normative statali o locali che riguardano il contaminante
schede tecniche e di sicurezza o altra autorità riconosciuta per accertarsi che il contaminante a contatto con l’acqua non provochi una reazione chimica che possa causare un rischio per l’operatore o l’ambiente
Per lo smaltimento delle acque e dei fanghi derivanti dal lavaggio, attenersi alle normative in vigore.
Per il lavaggio consigliamo di seguire queste semplici norme:
Tenere l’ugello della lancia ad una distanza di 50 cm circa dalla cartuccia
La pressione del getto dovrà essere quella massima
La temperatura dell’acqua dovrà essere di 90 °C circa
Il detergente dovrà avere un grado di acidità pari a pH 5 – 6
Con movimenti lenti, orientare il getto della lancia dall’alto verso il basso colpendo 8 – 10 pieghe per volta
Risciacquare accuratamente la cartuccia dai residui di detergente
Dopo la sgocciolatura, procedere alla perfetta essiccazione, della cartuccia impiegando uno dei seguenti metodi:
Lasciare la cartuccia una settimana in un locale con temperatura minima di 20 °C
Lasciare la cartuccia 12 ore in un forno alla temperatura massima di 100 °C
Ne esistono di diversi tipi ma principalmente vengono raggruppate in:
Cabine pressurizzate: consentono di lavorare in un ambiente “fuori polvere”
Cabine a secco: l’abbattimento dell’overspray è affidato a filtri inerziali, filtri multistrato e filtri paintstop
Cabine a velo d’acqua: l’abbattimento dell’overspray è affidato ad un velo d’acqua che scende lungo una parete posta sul fondo della cabina ed è alimentato da una o più pompe di circolazione
Pulire accuratamente il plenum e le battute dei telai porta-filtri verificando che gli stessi non presentino tracce di ossidazione o sporco che andranno rimosse. Le vibrazioni del plenum facilitano il distacco di micro particelle di ossido o di vernice dai telai porta-filtro in cattivo stato
Far funzionare la cabina di verniciatura con la ventilazione alla massima portata (fase di verniciatura). Ciò consentirà d’espellere le impurità accumulate
Montare i nuovi filtri facendo attenzione che siano ben alloggiati nei loro telai e che quest’ultimi siano serrati in modo tale da garantire una perfetta tenuta
Far funzionare la cabina vuota per almeno 2 ore ad una temperatura di 20/25 °C per consentire ai nuovi filtri di stendersi correttamente.
Prestare attenzione in presenza di chetoni da adsorbire , il luogo dev’essere sempre umido e bisogna tenere sotto controllo le reazioni esotermiche
I filtri non rientrano nella classificazione IP. Il Codice IP, Marchio Internazionale Protezione, IEC standard 60529, classifica e valuta il grado di protezione fornito da involucri meccanici e quadri elettrici contro l’intrusione di particelle solide (quali parti del corpo e polvere) e l’accesso di liquidi.